La L.I.L.A. è una federazione nazionale di associazioni di volontariato. La sede di Bologna è nata nel 1987 allo scopo di contrastare, attraverso una corretta informazione, la diffusione dell'HIV e di promuovere tutte quelle azioni utili a tutelare sia la salute fisica che i diritti delle persone. Infatti il "fenomeno AIDS", per le caratteristiche stesse del virus, per le particolari modalità di trasmissione e le conseguenti implicazioni sociali e psicologiche, richiede un approccio globale orientato alla profilassi, alla prevenzione e all'aiuto alle persone colpite. Per questo la L.I.L.A. si avvale del contributo volontario di esperti/e in diversi settori (medicina, psicologia, sociologia, giurisprudenza, mass-media, ecc.) e di singole persone mosse dal comune impegno in difesa del diritto alla salute e contro ogni forma di emarginazione e discriminazione.
In campo sociale la L.I.L.A., che conta a tutt'oggi oltre 20 sedi a carattere provinciale sull'intero territorio nazionale, è impegnata nel fornire assistenza legale alle persone che abbiano subito trattamenti discriminatori (siano esse sieropositive o familiari), e a svolgere attività di formazione rivolta ad operatori e operatrici del pubblico e del privato sociale attraverso corsi mirati. Gli interventi della L.I.L.A. mirano alla diffusione di una corretta informazione su profilassi e mezzi di prevenzione rivolta oltre che alla popolazione in genere, anche alle persone sieropositive e ammalate e alle persone che vivono in stretto contatto con esse. Le campagne informative riguardanti la prevenzione devono avere come obiettivo principale la modificazione di quei comportamenti che favoriscono la diffusione dell'HIV.
Inoltre, in assenza di una terapia curativa, la prevenzione continua a ricoprire un ruolo strategico e prioritario anche se ciò significa interferire con comportamenti che trovano la loro origine nella sfera più privata, intima e meno razionale di ogni persona. Uno dei punti fondamentali alla base delle strategie di comunicazione è l'utilizzo di linguaggi e strumenti scientifici adeguati al target al quale ci si rivolge e l'attivazione, nelle campagne informative, di quelle figure professionali e non che ricoprono un ruolo significativo per la popolazione alla quale ci si vuole riferire.